Protagonisti delle proprie vite, rispettando gli altri: un filo che abbraccia la nuova stagione del Teatro San Giovanni Bosco a Busto Arsizio e che mette a fuoco anche una delle lezioni del lockdown. L’anno scorso il pubblico ha premiato la sala parrocchiale di via Bergamo: 2mila biglietti staccati, bilancio in attivo. Ciò incoraggia a proseguire sulla strada di un messaggio, un fil rouge che leghi gli spettacoli, e anche su quella della presentazione prima che si spengano le luci, infatti, c’è un confronto con il pubblico.
Partirà il 7 ottobre con “L’eredità dei giusti” la stagione ribattezzata “O protagonisti o nessuno”. Sul palco a presentarla il parroco di Sant’Edoardo, don Antonio Corvi, il direttore artistico Claudio Fantinati e Fabrizio Bianchi dei Viandanti Teatranti che si prendono cura di questo percorso e porteranno anche un loro spettacolo.
Don Antonio ha sottolineato: «Vale la pena riscoprire le potenzialità dietro ogni identità. Essere protagonisti è un chiaro messaggio che viene dal Vangelo. Mi piace anche il controtitolo “O nessuno”, perché uno che è protagonista non schiaccia nessuno». Ringraziamenti d’obbligo al Comune e al Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari, il San Giovanni Bosco – dopo il lifting durante la pandemia – ora mostra anche una nuova facciata, per essere protagonista a sua volta: lì sarà messo il logo della stagione, un invito a fermarsi, riflettere, magari entrare.
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Fantinati ha poi ribadito: «Vorremmo che il percorso dei vari temi avesse una catena e potesse di anno in anno far passare un messaggio, il desiderio di comunicare questo significato. Un tentativo che mi è parso compreso dal pubblico. La scorsa stagione ha avuto mediamente successo e si è chiusa in attivo. Vedremo di aggiungere sempre ulteriori mattoncini per implementare».
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Si entra allora nel vivo del cartellone con Fabrizio Bianchi, nei Viandanti accanto ad Alessandro Grima: «Il 7 ottobre si parte con “L’eredità dei giusti”, storie di personaggi di pace come Gino Strada, Luca Attanasio, David Sassoli e altri ancora. Quindi “Una notte quasi orizzontale” dal 28 al 30, opera proprio dei Viandanti Teatranti. Si proseguirà con altri appuntamenti di teatro contemporaneo, chiudendo la stagione il 25 marzo con Slegati. Ma ci sarà anche il gettonatissimo teatro per bambini, che partirà domenica 6 novembre con la compagnia “Un asino che vola”.
Inoltre un anticipo questo sabato, 24 settembre, con i ragazzi dell’oratorio per l'avvio della patronale. Dalla pace alla memoria, dall’arte alla montagna, con l’uso di diversi linguaggi per richiamare tutti a questo protagonismo buono e alla gioia di stare insieme nel nome della cultura
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