Non ha ancora una risposta per la sconfitta e la prestazione di sabato scorso, ma se la prenota con la nuova, impegnativa sfida della Pro Patria in cui i ragazzi vogliono mandare subito un segnale.
Tra il ko di Padova e la gara contro il Renate, c'è una sera che può portare luce aggiuntiva domani alle 14.30 allo stadio Speroni: i colori e il calore di mercoledì sera per la Pro Patria in piazza. L'allenatore tigrotto Vargas osserva: «Speriamo che la gente ci possa dare una mano. Importante l'ottimismo, il sostegno dei tifosi».
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Sulla caduta in Veneto, Vargas sta ancora riflettendo: «Dopo aver regalato due reti, abbiamo perso un po' di fiducia. Non è stata questione di qualità individuale, ma di reparti... siamo andati in confusione».
L'allenatore usa il termine "regalare" due volte, oltretutto davanti a una squadra così forte, e non nega la sensazione seccante che ha provato sabato scorso. «Potevamo fare subito gol all'inizio e invece ne abbiamo regalati due. Sì, mi ha dato un po' fastidio, speriamo non succeda più». Valuta tra i fattori che hanno inciso la stanchezza nelle partite ravvicinate, ma poi vuole voltare pagina: «Lasciamo quella sconfitta nella valigia e ci prenderemo la rivincita con il Padova in casa. C'è stato poco tempo per festeggiare dopo Salò, ora dopo la sconfitta non dobbiamo deprimerci». Adesso bisogna pensare al Renate e rimanere concentrati.
«È una squadra molto diversa da quella che avevamo incontrato in precampionato - sottolinea - molto organizzata. Forte. Sì, ha un buon attaccante, ma non analizziamo un giocatore, bensì la squadra completa. Come tutte, in un girone duro».
Vargas oggi si è confrontato con lo staff, che in queste ore ha avuto l'innesto di Colombo, mentre se n'è andato il vice allenatore Sala, artefice con Le Noci - a sua volta ora diventato vice - della salvezza e della rimonta dei tigrotti nella scorsa stagione.
«Pensiamo al gruppo, alla Pro Patria - dice l'allenatore - È il gruppo che deve portare avanti l'idea di gioco. Come diceva la presidente, è una società che sta ripartendo dopo momenti difficili, non si sapeva neanche se avrebbe partecipato al campionato... Ho sempre parlato bene dello staff e i ragazzi li conoscono tutti, il preparatore atletico e io siamo arrivati per ultimi. Siamo la Pro Patria, una cosa unica».
Gavioli e Molinari migliorano «ma li vogliamo al 100%», ci sarà Chakir domani, almeno tra i disponibili.