Una sfida conclusa con rimpianti, un'amichevole piuttosto rigenerante, una partita contro una squadra ostica che ha anche alle spalle una sconfitta indigestissima. In una settimana, la Pro Patria vive tre momenti ben diversi: l'ultimo è quello previsto domenica 2 ottobre alle 14.30 allo stadio Speroni contro la Pro Vercelli. Con rientri preziosi, Molinari e Gavioli, ma anche due stop, Sportelli e Vezzoni.
L'allenatore tigrotto Vargas mostra tranquillità: «Dobbiamo far valere il nostro gioco e la nostra voglia di fare punti. È una squadra alla nostra portata, pericolosa, che ci può mettere in difficoltà».
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La posizione attuale della Pro Patria in classifica -otto punti come il Renate nella prima metà della graduatoria, la Pro Vercelli ne ha tre in meno - è qualcosa «a cui non pensavo neanche», assicura Vargas, visto che l'obiettivo della squadra era e resta la salvezza.
Contro il Renate rimane il rammarico per non aver messo a frutto il vantaggio. L'amichevole contro l'Atalanta leader in serie A è stata d'altro canto l'occasione di un test distensivo, il terreno ideale per sperimentazioni senza pensieri: «Sì, interessante - la definisce Vargas - utile per far giocare chi lo fa un po' meno, esperti e giovani. Bisogna contare sui ragazzi per tenerli sempre pronti. Hanno giocato una buona partita con personalità».
E sempre pronta è la concezione della Pro Patria secondo Vargas, a ogni modulo, avversario, circostanza. Anche intensità di periodo, poiché mercoledì già si disputerà la Coppa.
Torniamo ai piemontesi feriti dal derby. Vargas annuncia una Pro Patria decisa ad affrontare una partita «grintosa e importante». Oltre ai nomi già menzionati, c'è Chakir che sta meglio fisicamente: «Può dare una mano».