Dei trentuno processi in programma questa mattina in una delle aule del Tribunale di Varese, davanti al giudice monocratico, ben sette erano a carico della stessa persona, una ragazza di 27 anni, senza fissa dimora, accusata di essere la responsabile di una raffica di furti messi a segno - o tentati - a Varese e dintorni tra l’autunno del 2020 e l’estate del 2021.
A farne le spese, privati cittadini (come nel caso del proprietario di una macchina in sosta nel parcheggio di un esercizio commerciale di Venegono, presa di mira per alcuni effetti personali presenti nell’abitacolo), una dipendente di una struttura sanitaria (la sua borsetta sparì insieme ai soldi custoditi all’interno) e titolari di imprese locali, tra chi rilevò segni di effrazione in magazzino e chi invece trovò i veicoli della ditta manomessi.
Nel mirino della presunta ladra anche alcuni supermercati dove l’imputata stessa, secondo l’accusa, avrebbe cercato di impossessarsi della merce esposta sugli scaffali - alimentari e apparecchi elettronici - mettendo tutto in una borsa e cercando poi di oltrepassare le casse, facendo così scattare l’intervento della vigilanza.
Definite le questioni di carattere procedurale, con l’accorpamento di tutti i procedimenti, richiesto dal pubblico ministero Antonia Rombolà, l’udienza è stata rinviata al prossimo febbraio per l’inizio del dibattimento.