Scuola - 10 dicembre 2022, 08:22

Il progetto per riciclare la buccia di pomodoro ha un logo ideato da una studentessa di Acof

Aurora Soragna, iscritta al quarto anno dell’istituto tecnico di Grafica e Comunicazione Olga Fiorini a Busto, vince il concorso indetto dall’Università Statale di Milano con Fondazione Cariplo per pubblicizzare un lavoro di ricerca denominato “CutToPro” e dedicato a trasformare il rifiuto agro-alimentare in risorsa. La vincitrice: «Felice non solo del successo, ma anche di poter contribuire a mandare un messaggio di sostenibilità ambientale». La docente Cinzia Rossi: «La bravura dei nostri ragazzi poggia su tecnica ed entusiasmo». Il direttore Mauro Ghisellini: «Investire sulla creatività è un nostro marchio di fabbrica».

Aurora Soragna, studentessa di quarta all’Istituto tecnico Olga Fiorini di Grafica e Comunicazione, mostra il logo vincitore del concorso CutToPro e festeggia con alcuni compagni di classe che hanno partecipato all’iniziativa e con la giuria del premio indetto dall’Università Statale di Milano con il finanziamento di Fondazione Cariplo

Aurora Soragna, studentessa di quarta all’Istituto tecnico Olga Fiorini di Grafica e Comunicazione, mostra il logo vincitore del concorso CutToPro e festeggia con alcuni compagni di classe che hanno partecipato all’iniziativa e con la giuria del premio indetto dall’Università Statale di Milano con il finanziamento di Fondazione Cariplo

Anche la buccia di pomodoro può diventare una grande risorsa. Da semplice rifiuto agro-alimentare, può essere infatti sfruttata per creare sacchetti e imballaggi in bioplastica, oppure i rivestimenti anticorrosione dei metalli e di numerosi dispositivi medici, come mascherine e cerotti. Un mondo di opportunità di riciclo che l’Università Statale di Milano, assieme ad alcuni partner accademici di prestigio, analizzerà all’interno di un percorso scientifico che metterà al centro processi e tecnologie ispirati alla cosiddetta chimica verde.

Il logo dell’intero progetto porterà la firma di Aurora Soragna, studentessa di quarta superiore all’Istituto tecnico di Grafica e Comunicazione Olga Fiorini di Busto Arsizio.È stata lei ad aggiudicarsi il concorso “Buccia di pomodoro, oltre il rifiuto… c’è di più”, promosso dall’ateneo milanese con il finanziamento di Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di dare un marchio accattivante e riconoscibile a “CutToPro”, sigla nella quale si racchiude il nome esteso del lavoro di studio “Cutin from Tomato-peel waste: green source for plurality of engineered polymer Products”.

«L’idea da cui sono partita – spiega la vincitrice – era quella di usare come base il simbolo internazionale che indica i processi di riciclo. Partendo da quello, ho dato alla freccia una forma e un colore che richiamasse il più possibile la sagoma di un pomodoro, per esaltare il messaggio e la filosofia contenuta. Sono felicissima che sia piaciuto».

La giuria ha dunque deciso di premiarla e di tributarle un meritato applauso all’interno di un convegno dedicato all’iniziativa che si è svolto nei giorni scorsi nella sede principale dell’Università Statale, in via Festa del Perdono a Milano. All’appuntamento, oltre ad Aurora, si sono presentati altri tre compagni di classe (Matteo Rocchi, Cecilia Rossetti e Giorgia Fornara) autori anch’essi di loghi iscritti alla finale di “CutToPro” perché giudicati meritevoli di interesse dai docenti che hanno seguito il percorso.

«I ragazzi hanno mostrato inventiva e abilità tecniche di ottimo livello», sottolinea Cinzia Rossi, insegnante di progettazione multimediale che ha curato lo sviluppo del progetto assieme alla collega Chiara Guaita, professoressa di laboratorio tecnico. «Non è la prima volta che i nostri studenti primeggiano in qualche gara e siamo soddisfatti che il loro talento e la loro preparazione vengano riconosciute in contesti prestigiosi».

Per la giovane Aurora Soragna, c’è un motivo di felicità in più: «Oltre al riconoscimento dell’efficacia del mio elaborato e al premio di 200 euro da usare per acquistare materiale didattico, mi piace sapere che il logo che ho ideato accompagnerà uno studio che guarda all’economia circolare e all’ambiente. Noi giovani siamo consapevoli di quanto sia importante questo tema, perché il futuro del mondo dipenderà dalle azioni che faremo oggi. Qualsiasi iniziativa di riciclo, anche di una semplice buccia di pomodoro, è fondamentale».         

Il successo in questa gara è l’ennesima conferma della qualità che caratterizza l’Istituto tecnico bustese di Grafica e Comunicazione. Non a caso la scorsa primavera Beatrice Inguscio, studentessa allora del quarto anno in questo stesso indirizzo, riuscì a imporsi a Rovigo nel prestigioso Concorso Nazionale dedicato alle scuole tecniche italiane, consegnando ad Acof un enorme motivo d’orgoglio ma anche guadagnando per Busto Arsizio la possibilità di ospitare l’edizione 2023 della rassegna, nel prossimo mese di maggio.

«Siamo orgogliosi di quanto i nostri ragazzi e i loro docenti riescono a realizzare, facendosi conoscere in contesti di alto livello», spiega Mauro Ghisellini, direttore di Acof. «D’altronde la nostra è stata una delle primissime realtà educative del territorio a scommettere su queste materie - prosegue - con la consapevolezza di quanto il potere dell’immagine e dei messaggi ad essa abbinati sia decisivo nella promozione di prodotti e progetti. È una vocazione comunicativa nella quale crediamo parecchio e su cui continuiamo a investire, mettendo ancora una volta la creatività e l’innovazione al centro del nostro modello educativo». Per Ghisellini, dunque, «un esempio lampante di questa caratteristica è la creazione di Teen, una società di comunicazione e marketing interna all’istituto che ci consente di mettere i ragazzi alla prova con lavori finalizzati non solo a ottenere un buon voto, ma a riscontrare il gradimento di clienti reali. La vittoria in questa gara è un plauso allo sforzo compiuto da tutti quanti nella direzione di una scuola capace davvero di insegnare facendo».

C.S.

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