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Legnano | 04 gennaio 2023, 09:00

Campagna per “salvare l'aria”: a Legnano un mese di monitoraggio del biossido di azoto

La qualità dell’aria a Legnano è una criticità sulla quale l’amministrazione comunale e il WWF stanno lavorando con nuove azioni e un progetto sperimentale. Claudio Pio Clemente, referente su Legnano, racconta le iniziative sul territorio, in particolare nelle scuole

Un modello di Aula Natura: presto arriverà anche alla scuola primaria Pascoli in Canazza

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Nei giorni scorsi è stata lanciata la campagna “Salviamo l'aria: NO2 NO Grazie” promossa da Cittadini per l'Aria onlus nell'area metropolitana di Milano. Il progetto prevede l’installazione di 6 campionatori in alcune città dell’Alto Milanese, tra le quali anche Legnano.

Il comune, grazie alla presenza di un gruppo operativo del WWF presente sul territorio e guidato da Claudio Pio Clemente, aderisce alla campagna di monitoraggio del biossido di azoto. Oggi, il referente su Legnano ci racconta i contenuti del progetto.

Come è nata l'iniziativa?

«Il progetto di scienza partecipata "Salviamo l'aria: NO2 NO Grazie", che si svolgerà dal 4 febbraio al 4 marzo 2023 nelle Città metropolitane di Roma e di Milano e negli agglomerati urbani, inclusa la città di Legnano, è stato realizzato dall’associazione Cittadini per l'Aria Onlus di Milano. Consiste nel creare una rete di monitoraggio del biossido di azoto, per permettere ai cittadini di contribuire a migliorare la qualità dell’aria a livello locale e regionale.

Il WWF Insubria, insieme al gruppo operativo di Legnano, ha aderito a questo progetto con l’obiettivo di fornire nuovi dati e informazioni circa le concentrazioni del biossido di azoto nelle nostre aree urbane, nello specifico l’asse del Sempione che è particolarmente interessato dal traffico veicolare».

Da parte dei comuni c’è stata poca adesione (soltanto in sei). È una fase sperimentale oppure c’è stata poca reattività da parte delle amministrazioni?

«Le amministrazioni vanno spesso sensibilizzate sul tema. Questo è legato ai fondi sempre più scarsi di cui dispongono i comuni, in particolar modo dopo questo periodo di crisi energetica seguito alla guerra in Ucraina. Noi, su Legnano, abbiamo un’amministrazione sensibile che sta supportando molto le attività locali del WWF. Trattandosi di una prima adesione al progetto è fisiologica questa ridotta partecipazione, ma è sufficiente per riprendere a trattare il problema dell’inquinamento dell’aria, spesso trascurato».

La qualità dell'aria su Legnano come si colloca rispetto al territorio della città metropolitana?

Purtroppo, i dati su Legnano non sono promettenti. Questo è dovuto al fatto che, negli ultimi anni, il traffico veicolare è aumentato. Inoltre, Legnano è costeggiata dall’autostrada A8 e attraversata dal Sempione e dalla Saronnese, che sono strade ad elevata intensità di traffico. Ne risulta che gli inquinanti presenti nell’aria e che necessitano di attento monitoraggio sono molti, non solo il diossido di azoto oggetto di questa campagna , ma anche di altri inquinanti pericolosi per la nostra salute come ossidi di azoto, ozono, PM10 e PM2,5.

La letteratura scientifica ha ormai evidenziato l’impatto grave che l’esposizione al biossido di azoto (NO2) produce sulla nostra salute, sui bambini e gli anziani».

I monitoraggi, oltre a richiamare azioni di contrasto a livello regionale, sono finalizzati a nuove iniziative?

«Assolutamente sì. I dati raccolti da questa ed altre iniziative saranno fondamentali per proporre non solo a Regione Lombardia, ma anche al Comune azioni per l’abbattimento delle concentrazioni. Quello che chiediamo come WWF Insubria-Legnano ad Arpa e Regione Lombardia è il ripristino della centralina per il monitoraggio dell’aria, ormai dismessa da anni, i cui ruderi sono presenti tra via Giacomo Matteotti e via Armando Diaz, che sarebbe uno strumento fondamentale per il monitoraggio della qualità dell’aria».

Il WWF Insubria-Legnano è attivo sul territorio: sono 3 i progetti già finanziati che vedranno la luce nel 2023 sul territorio Legnanese, finalizzati alla sensibilizzazione ambientale e allo sviluppo di una “coscienza ecologica”.

In primis, la creazione dell’Aula Natura alla scuola primaria “Pascoli”, bando del WWF Italia finanziato da Procter&Gamble, vinto dall’Istituto Comprensivo “Manzoni”, classificandosi tra le prime 20 scuole in Italia. L’Aula Natura è uno spazio con pareti fatte da siepi, bordure fiorite, cassoni per gli ortaggi, gabbie per gli insetti ed uno stagno. Una superficie “verde” di minimo 80mq che riproduce differenti microhabitat in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di esseri viventi, ma anche la relazione che li collega tra di loro e con noi.

Come lo scorso anno, in collaborazione con il Comune di Legnano e la cooperativa Stripes, verrà riproposto il progetto di “Outdoor education” presso l’Asilo Nido Comunale Salvo D’Acquisto.

Il progetto pilota ha previsto alcuni incontri con i bambini e le educatrici dell’asilo nido comunale realizzando negli spazi verdi della scuola attività educative, allo scopo di creare un ponte tra i bambini e il mondo naturale che li circonda.

«Altro bando del Comune di Legnano al quale abbiamo aderito è il “Patto di collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la gestione dei beni comuni” tramite il quale realizzeremo nel quartiere Canazza un’aiuola della biodiversità – riprende Claudio Pio Clemente – Ci saranno anche un piccolo percorso botanico e una “bugs box” per favorire l’insediamento di insetti impollinatori. Al progetto hanno aderito anche due realtà importanti del territorio che ci supporteranno: la Uildm Legnano e l’associazione Antares. Auspichiamo anche nell’adesione di scuole e cittadini volontari, in un’ottica di inclusività e sostegno di queste iniziative».

Raffaele Specchia

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