Ieri... oggi, è già domani | 14 gennaio 2023, 06:00

"sèm in pochi" - siamo in pochi

Si "spengono le luci, tacciono le voci" e sussurrano unicamente le persone che posseggono i ricordi...

"sèm in pochi" - siamo in pochi

SI "spengono le luci, tacciono le voci" e sussurrano unicamente le persone che posseggono i ricordi. Giusepèn è affranto per la dipartita di un suo (e mio) amico carissimo. Giusepèn rende onore a Cesare Vago "lu, pisse grandi da mèn …. brau da par tutu ebrau brau brau" (lui più grande di me … bravo ovunque e …. bravo bravo bravo). Si emoziona Giuseppino mentre discorre del suo coscritto (classe 1926), Cesare Vago. Avrebbe voluto, Giusepèn partecipare alle esequie di martedì scorso (3 gennaio 2023) al "don Paul" (come è chiamata tutt'oggi la Chiesa presso il Rione dei Santi Apostoli in Busto Arsizio).

Giusepèn mi chiede di tutto; dalla partecipazione della gente alle Autorità di ogni ordine e grado … lo Sport, la Politica, la Cittadinanza, il "mondo imprenditoriale", il Panathlon "la Malpensa", il Rotary Malpensa e la gente comune, a cui Vago ha fatto tanta beneficenza.

Di scatto e con prontezza aggiunge "e ti?'" (e tu?) che somiglia molto a un perentorio invito a dire "come ricordi Cesare Vago?" - Giusepèn sa tutto dei miei ricordi e sa pure quanto era grande il rispetto e l'amicizia che mi legava a Cesare Vago. Parlare pubblicamente dell'intimo mi sembra puerile e sfacciato, ma "di fronte alla verità, ci vuole verità" e il cosiddetto "intimo" a cui allude Giusepèn è basato sui "valori morali", l'etica, la passione con cui si affrontano talune tappe della nostra vita. Guai sgarrare -aggiunge Giusepèn con fermezza- ci sono errori che nella vita si possono fare, ma ci sono errori che nella vita non si devono compiere.

Il prete (giustamente) ha detto che tutti (Cesare Vago compreso) commettiamo errori, ma ad essere veri e sinceri è giusto dire, senza enfasi che Cesare Vago "mi è stato maestro" e non perdeva occasione per puntualizzare circa il mio operato e concludeva il breve discorso con un semplice e laconico "avanti così". Cesare Vago era poco loquace, ma quando discuteva di educazione, di cuore e di volontà, produceva "sermoni" a cui dovevi necessariamente dar ascolto. Cesare non tollerava la digressione, specialmente quando si trattava di "giovani", di "lealtà" e di "esempi".

A memoria d'uomo, insieme a Vago, metto Luigi Bandera, Giovanni Rossini, Antonio Aspesi, Benigno Airoldi, Stefano Ferrario, Cesare Gallazzi sulla stessa "piattaforma" (e mi scusino altri Personaggi che non ho citato) per chiarire (una volta per tutti) che i BUSTOCCHI non sono tignosi e non hanno le "braccine corte" quando si tratta di porre e riporre la loro fiducia in azioni meritorie.

E loro, hanno creduto nel mio sogno; un'azione "meritoria" che hanno appoggiato senza nulla chiedere in cambio, ma esclusivamente sapevano che l'azione portava MERITO alla città. Giusepèn è d'un silenzio "fragoroso". Conosce tutte le tappe e tutti i sacrifici compiuti per dare lustro alla "magnifica" Busto Arsizio e si compiace nel vederlo riconosciuto, questo "lustro" in queste parole dettate dall'Emozione, la Commozione e la Riconoscenza dovuta a questi PADRI di una città a volte vilipesa o contaminata da "fuori programma" che ai Personaggi sopra citati non sarebbero andati a genio.  Con Cesare Vago se ne va una fetta gloriosa di Busto Arsizio, a cui rendo merito con leale rispetto, per quanto loro mi hanno dato e per quanto mi hanno insegnato.

"ul me cuscrittu l'e cuntentu da ti" (il mio coscritto -si riferisce a Cesare Vago- è contento di te) e con gli occhi lucidi, Giusepèn mi abbraccia. Ciao Cesare …. anche a Te e agli Amici (citati e non) un GRAZIE solenne, dal più profondo del cuore.Poi, a capo chino "sem vanzai in pochi" e devo mettercela tutta per sollevargli il morale.

Gianluigi Marcora

Leggi tutte le notizie di IERI... OGGI, È GIÀ DOMANI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore