«Questi animali sono stati messi al nostro fianco perché attraverso la creazione possiamo davvero lodare Dio».
È con queste parole che il parroco della comunità pastorale di San Gregorio Magno don Giulio Bernardoni ha introdotto la tradizionale benedizione degli animali che si è svolta nel pomeriggio di domenica 15 gennaio di fronte alla chiesetta di Sant’Antonio.
«Ogni anno attendo questo momento con timore e tremore – ha scherzato don Giulio prima di iniziare il rito – timore perché ho sempre un po’ paura che qualche cane decida di assaggiarmi, tremore perché anche quest’anno il freddo non ci ha risparmiato, ma mi fa piacere vedere che nonostante questo in molti avete deciso di partecipare a questa importante ricorrenza».
Sono stati tantissimi, infatti, gli olgiatesi che non hanno voluto mancare questo appuntamento tanto amato, e che hanno raggiunto, per la maggior parte a piedi, la chiesetta di Sant’Antonio in Moncucco accompagnati dai loro compagni di vita a quattro zampe.
Tra i moltissimi cani, anche quest’anno, non sono mancati alcuni animali più particolari; qualcuno, infatti, ha deciso di portare alla benedizione il proprio gatto, altri pappagalli o tartarughe, e c’è stato anche chi ha scelto di farsi accompagnare dal proprio pesce rosso.
Al termine della benedizione, poi, che sarà riproposta martedì pomeriggio alla fine dei vespri, i presenti si sono spostati in chiesa per assistere al concerto del Trio Resonet.
Ma la tradizionale benedizione degli animali non è stata l’unica iniziativa che domenica ha animato la piccola chiesa che sorge sul limitare della Valle e che per la maggior parte dell’anno è chiusa al pubblico.
Per tutta la giornata, infatti, i volontari della parrocchia, insieme al gruppo “Amici di Sant’Antonio”, hanno accolto chi desiderava cogliere l’occasione per visitare questo piccolo, ma importantissimo, pezzo della storia dei nostri paesi.
In mattinata, poi, ad accogliere i fedeli fuori dalla messa durante la quale il comando della Polizia Locale olgiatese ha celebrato il suo Santo Patrono, è stata la Bandina degli Stonati, che si è esibita davanti a Sant’Antonio per contribuire a portare gioia e allegria ai presenti.
Ad aiutare le tante persone che hanno partecipato alla Festa di Sant’Antonio a combattere il freddo, invece, sono stati gli Alpini olgiatesi e i volontari che da sempre si occupano della chiesa, che per tutta la durata dell’evento hanno offerto a tutti la possibilità di riscaldarsi con thè, cioccolata, vin brulè e caldarroste.
Le celebrazioni in onore di Sant’Antonio proseguiranno martedì 17 gennaio con la messa delle 10 durante la quale si svolgerà la benedizione di pani, e i vespri alle 15 a cui seguirà un secondo momento dedicato alla benedizione degli animali.