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Economia | 31 gennaio 2023, 16:40

Milano Unica, prove di ottimismo. «Il tessile ha grandi aspettative per questo 2023»

A Rho 475 espositori compresi le aziende delle aree speciali. Restano i problemi a partire dal caro energia, forte l'impegno per la tracciabilità

Milano Unica, prove di ottimismo. «Il tessile ha grandi aspettative per questo 2023»

Una prova di coraggio e dedizione, in un anno che vede le aziende tessili con grandi aspettative. Milano Unica si è aperta così, attraverso messaggi incoraggianti pur consapevoli di tutte le difficoltà che ogni giorno le imprese devono affrontare.

A Rho oggi inaugurata l'edizione numero 36 che si svolgerà fino al 2 febbraio, protagoniste le più innovative proposte per la Primavera/Estate 2024 delle migliori aziende del tessile e dell’accessorio italiano e una selezione qualitativa delle più quotate realtà europee. Presenti 394 aziende espositrici, di cui 328 italiane e 66 europee, ma le numerose aree speciali e di ricerca portano le presenze a un totale di 475 espositori.

Tutto in fiera

Consolidano la loro presenza Japan Observatory e Korea Observatory, Innovation Area, MU Info & Style e l’area MU Designers.
The Woolmark Company, Filo sustainability e Alliance for European Flax- Linen & Hemp con il loro stretto legame con Milano Unica, offrono le loro proposte di materiali sostenibili di elevatissima qualità. Inoltre Startup Textile Connection darà visibilità a otto startup sul fronte didi economia circolare, tracciabilità, controllo qualità, gestione degli scarti e soluzioni digitali.

All'appello gli Enti di Certificazione e l’area istituzionale di Sistema Moda Italia con il suo supporto alle aziende del settore, anche per le relazioni internazionali.

Largo poi alla formazione delle nuove generazioni: Spazio C.L.A.S.S. per i giovani designers che devono conoscere i materiali più innovativi e responsabili e ITS TAM Biella con il nuovo progetto di sostenibilità MODULAR presentato dagli studenti di Biella e Verona. Chiudono il parterre MU Trade Press, i desk dedicati alle testate di settore internazionali, e il ritorno dell’area MU Vintage. Partner di Milano Unica, Banca Sella e Lauretana.

Cruciale l’area MU Tendenze & Sostenibilità, con il suo messaggio di positività di MUSuperpower. Si punta sulla creatività responsabile che, certificatamente, rispetti l’ambiente e chi lo abita.

Anche questa stagione sarà presente un focus dedicato alle creazioni per la donna. Ma tornando alla responsabilità, un aiuto viene dalla tecnologia. La cerimonia inaugurale ha affrontato il tema della tracciabilità e blockchain, lungo la filiera dalla materia prima, fino al prodotto finito. .

Dopo i saluti istituzionali di Luca Palermo, Ceo di Fiera Milano, Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana, Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda e Maurizio Forte, Direttore Ufficio Coordinamento Promozione del Made in Italy di ICE Agenzia, il divulgatore e imprenditore digitale Marco Montemagno ha spiegato come i social  possano modificare la qualità e gli elementi rilevanti per il consumatore, oltre ad affrontare i temi e le previsioni dei principali trend di tracciabilità che nei prossimi due anni diventeranno universali.

Attenzione dunque al rapido cambiamento dei tempi: «I trend del futuro per il Made in Italy? Sono due ed esploderanno nei prossimi mesi: l’intelligenza artificiale e la tracciabilità dei materiali tramite blockchain. L’A.I. diventerà fondamentale anche nel settore del lusso: dalla generazione di idee alla progettazione, dai processi di produzione alla personalizzazione dei prodotti e dei servizi. La tecnologia blockchain garantirà in maniera trasparente l’origine, la provenienza, l’autenticità e la qualità dei prodotti» afferma Marco Montemagno. 

Prove di ottimismo

Prove di vitalità intanto dal settore e i numeri sono di conforto. «I dati economici elaborati del centro studi di Confindustria Moda confermano la ripresa con l’exploit della Tessitura Made in Italy, che supera tutti i risultati in termini di fatturato ed esportazione registrati nei quattro anni pre-pandemia, attestando nel 2022 un fatturato di 8,1 miliardi di euro, pari a un aumento del 32,4% rispetto all’anno precedente - ha spiegato il presidente Alessandro Barberis Canonico -
I dati incoraggianti riportano Milano Unica al suo variegato e creativo panorama espositivo, denso di contenuti d’eccellenza, ricco di progetti e di prospettive future, che richiedono impegno, alleanza e strumenti».

Sul ruolo decisivo della tracciabilità ha insistito Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, che ha spiegato il progetto Trick, finanziato dalla commissione europea, per contrastare il green washing a difesa del Made in Italy.

«La nuova edizione di Milano Unica coincide con un anno di grandi aspettative per le aziende del tessile e abbigliamento - osserva Tamborini - Le sfide, pur in un clima di ripresa rispetto a quello della Pandemia, sono legate da un lato ai temi del caro energia, dell’andamento delle materie prime e delle tensioni geopolitiche, dall’altro alla necessità di rendere il sistema moda competitivo in Europa e interprete delle nuove esigenze del mercato, in un’ottica di trasparenza, di tracciabilità e di sostenibilità. Momenti di confronto come questi sono fondamentali per far parlare gli interpreti del cambiamento, ovvero la manifattura, motore della moda italiana». 

Ma. Lu.

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