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Gallarate | 06 febbraio 2023, 09:42

Gallarate: il Comune rinnova la convenzione con il Centro Aiuto alla Vita di Cassano

Deliberato un contributo massimo di 5.000 euro per il 2023 e il 2024. Circa 60 le famiglie residenti nella città dei due galli supportate. Scopo: «Contribuire a fare superare le cause che potrebbero indurre all’interruzione di gravidanza»

La sede comunale di Palazzo Borghi

La sede comunale di Palazzo Borghi

Il Comune di Gallarate conferma la collaborazione con il Centro Aiuto alla Vita di Cassano Magnago per il 2023 e 2024, dopo le esperienze del 2021/2022. Il progetto del Cav “Sostegno alle famiglie per una solidarietà in presenza”, si legge nella delibera di Giunta all'Albo Pretorio, «…si rivolge in modo particolare a un numero significativo (attualmente circa 60 famiglie) residenti nel Comune di Gallarate, molte delle quali in carico o segnalate dal Servizio sociale».

Condivisa la mission generale del Cav, citata: «Promuovere l’accoglimento di ogni essere umano fin dal concepimento e in particolare contribuire a fare superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione di gravidanza». Si riconosce dunque un sostegno, a titolo di rimborso, fino a 5.000 euro. A monte, i riscontri sull’attività svolta negli anni precedenti, comunicati dal Cav, e sull’azione svolta a favore di nuclei gallaratesi.

È stata messa a punto una nuova convenzione (l’oggetto è la condivisione di progetti per famiglie residenti nella città dei due galli), mirata al supporto materiale e sociale, oltre che all’inserimento lavorativo. I beneficiari dei progetti sono nuclei familiari o donne sole, in stato di gravidanza o con figli piccoli (entro i primi tre mesi di vita del bambino) cui «…è garantito l’affiancamento da parte di una coppia di volontari del Cav per tutta la gravidanza e fino ai 18 mesi del bambino. I volontari fanno visita periodicamente alla famiglia (almeno una volta al mese), offrendo amicizia e supporto relazionale, portando latte in polvere, pannolini, attrezzature per il neonato e un pacco di alimenti per il bambino...».

«Il Cav –si precisa - si avvale dell’ausilio di numerosi volontari, oltre che della collaborazione di due assistenti sociali che accolgono e ascoltano le mamme o le famiglie […] prendendo atto del disagio e delle difficoltà dei richiedenti, in rapporto alla gravidanza in atto. Le stesse presentano poi il caso al Consiglio direttivo che definisce il tipo di intervento e affida la nuova famiglia di utenti».

Stefano Tosi

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