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Politica | 07 febbraio 2023, 11:22

Zappamiglio (FI): «Le comunità energetiche formula prima per fare rete concretamente»

Il sindaco di Gorla Maggiore, candidato consigliere regionale nella lista varesina di Forza Italia, in una tappa della sua campagna elettorale a Cittiglio. «Fare squadra per valorizzare le nostre identità. Una regione che ascolta e collabora e che sappia far dialogare i soggetti imprenditoriali con il territorio»

Zappamiglio (FI): «Le comunità energetiche formula prima per fare rete concretamente»

Pietro Zappamiglio, sindaco di Gorla Maggiore, candidato consigliere regionale nella lista varesina di Forza Italia, in una tappa della sua campagna elettorale al nord della provincia, a Cittiglio.
Di seguito, una riflessione del consigliere comunale cittigliese Stefano Introini.

«Se i partiti si preoccupano di rigenerare la propria nomenclatura rinnegando ormai qualsiasi sfondo ideologico e puntando a scopiazzare la pubblicità di qualche decennio fa sulla vendita dei detersivi, talvolta capita che qualcuno riesca a farsi largo nella mischia per proporre qualche progetto, qualcuno che cerca di dire qualcosa: è il caso del caro amico Pietro Zappamiglio, il “Zappa” che si candida alle prossime regionali nella lista varesina di Forza Italia. Ma, e lo dico subito, niente paura in Lombardia esiste il voto disgiunto, si può scrivere sulla scheda “Zappa” e mettere la X sul simbolo del partito che più aggrada o che meno preoccupa, ecco.

Ieri sera da Gorla Maggiore, dove è sindaco per un secondo mandato, ci siamo dati appuntamento con amici e simpatizzanti di FI, con Nadia Dal Secco, in un locale di Cittiglio ed è stata l’occasione per capire, per confrontarci e per sviluppare meglio, tra le varie cose, la proposta di Zappa cui tiene particolarmente ovvero lo sviluppo anche in Lombardia delle Comunità Energetiche quale formula prima per fare rete concretamente.

Ora, al di là dei dettagli tecnico procedurali, nel corso della serata, proprio a partire dalle comunità energetiche i discorsi ci portano a rinverdire la matrice mutualistica che da sempre connota il “fare imprenditoriale” nella provincia di Varese: sopravvivono ancora le SOMS, le società operaie di mutuo soccorso, i circoli operai e ferroviari, ma come non cogliere il ruolo serio e propulsivo della nostra Camera di Commercio, Industria ed Artigianato. Ma dobbiamo anche saper cogliere quello spirito dei luoghi, il genius loci, l’impulso identitario, dice Zappa, che innerva e alimenta il nostro tessuto territoriale dove sono diversi i sistemi, gli strati imprenditoriali che ne rivendicano la forza della storia, della tradizione, delle radici. Per dirla più semplice i nostri luoghi sono riconoscibili e nominabili perché nessuno, anche l’ultimo che arriva, ben comprende la differenza tra il bustocco e la Valcuvia, tra la “dipendenza da lago” nella regione del lago Maggiore e la passione prealpina che lega la Valle Olona.

Esaltando e riappropriandoci forse della nostra identità ecco che torna più facile fare comunità e non solo energetica: in senso più lato fare sistema significa fare squadra per valorizzare il nostro patrimonio immobiliare in gran parte, soprattutto nei centri storici, sfitto, proponendo forme di mutualità assicurativa, significa promuovere aree di produzione riconoscibili con un brend, significa rilanciare l’attrattività eno-gastronomica e ricettiva con il sorriso di chi è consapevole di essere seduto sopra un inestimabile patrimonio storico culturale paesaggistico ed ambientale, dove, ma solo per esempio, le piste ciclabili non sono un accessorio della strada ma fanno parte della rete di fruibilità territoriale; dove il car sharing diffuso, E-Vai, è una azienda partecipata di Regione Lombardia, serve a garantire anche nei luoghi a bassa intensità abitativa un collegamento di prossimità nella logica di comunità e non solo bilanciandone la mera resa economica.

Zappa propone un approccio al governo regionale che sappia far dialogare i soggetti imprenditoriali con il territorio assicurando come regione ogni possibile agevolazione e supporto, quindi contrapponendo alla “regione che promette e molte volte illude” una “regione che ascolta e collabora” nel segno della libertà espressiva di cultura e di intraprendenza imprenditoriale».

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