In molti pensano che il problema delle mafie sia qualcosa di totalmente estraneo al nostro territorio, un dramma che si svolge quotidianamente in alcune zone del nostro paese che sono molto lontane da noi.
Niente di più falso; le mafie, purtroppo, sono presenti e radicate anche in Lombardia, ben nascosta nei nostri paesi e nelle nostre città, e per comprenderlo basti pensare che a Castellanza, ad esempio, nel corso degli anni il comune si è trovato a gestire ben due locali confiscati.
Ecco perché diventa importante conoscere questo fenomeno al meglio, poiché è proprio l’ignoranza una delle componenti che permette a questi gruppi criminali di prosperare ancora oggi.
Per questo l’amministrazione castellanzese ha deciso di organizzare, in vista della Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, che quest’anno si svolgerà a Milano martedì 21 marzo, una serata dal titolo “Istituzioni trasparenti: lotta alla corruzione nella quotidianità”.
L’incontro, che si svolgerà all’interno della sala conferenze della biblioteca martedì 14 alle 20.45, rappresenterà un momento di approfondimento e riflessione sulle tematiche della legalità e della lotta alla mafia.
Alla serata interverranno Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio e coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Davide Pati, associazione Libera contro le mafie, Cristina Borroni, vice sindaco del comune di Castellanza e coordinatrice provinciale di Avviso Pubblico, Officina Casona | Parallelo, Auser Insieme Castellanza, la Casa del Giocattolo Solidale; a moderare sarà Antonella Buonopane di Libera Varese.
«La serata del 14 marzo – spiega il vice sindaco di Castellanza Cristina Borroni – rappresenta una tappa del lungo percorso che conduce alla Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, perché in un momento storico in cui le difficoltà sono numerose, con la crisi ambientale, sociale ed economica aggravata dalla pandemia e la vulnerabilità politica internazionale provocata dalla guerra, abbiamo il dovere di indicarci insieme la strada, di dirci dove può e deve portarci il nostro impegno comune.
Sappiamo infatti che “è possibile” superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà».
Ed “È possibile” è proprio lo slogan scelto per la giornata, che vuole portare a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale.