«Oggi siamo qui per guardare con ottimismo al futuro, portando però stretto nel cuore il ricordo di quanti non sono più con noi».
Queste parole del sindaco Mirella Cerini ben riassumono lo spirito della commemorazione che si è svolta nella mattinata di sabato 18 marzo al cimitero cittadino in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime del coronavirus.
Il sindaco, gli esponenti del consiglio comunale, i rappresentati delle associazioni e dei diversi enti si sono stretti insieme alla cittadinanza intorno all’ulivo piantato in memoria delle vittime del covid, per un commovente momento di ricordo e di saluto.
«Nel 2020, per ricordare tutti quei cittadini deceduti in un momento in cui non hanno potuto, a causa delle restrizioni, ricevere l’abbraccio dei propri cari – spiega la prima cittadina – abbiamo voluto piantare questo ulivo, che rappresenta la memoria delle persone che ci hanno lasciato durante la pandemia».
Soprattutto in quei primi mesi, infatti, le restrizioni hanno impedito a moltissime famiglie di salutare in maniera adeguata i propri cari, lasciando aperte ferite che sono difficili da rimarginare.
Forse anche per questo moltissime perenti delle vittime hanno voluto partecipare alla commemorazione di oggi, per porgere un degno commiato a quanti non lo hanno potuto ricevere quell’anno.
«Questo è un momento di vicinanza e di preghiera con il quale vogliamo ricordare questi nostri genitori, figli, fratelli, zii e parenti – prosegue il Sindaco Cerini – un modo per dare loro quell’abbraccio, anche da parte di tutta la comunità, che non hanno potuto ricevere allora.
È importante, infatti, ricordare queste persone che sono certa resteranno vive nella memoria di noi tutti, e il cui ricordo crescerà come farà questo ulivo che abbiamo piantato per loro».
Un momento di cordoglio che però è stato anche l’occasione per ringraziare tutti coloro che durante i terribili mesi della pandemia hanno lavorato senza sosta per fare in modo che i propri concittadini riuscissero ad avere quanto necessario.
«In questa giornata vogliamo anche ringraziare tutti coloro – conclude Mirella Cerini – enti, associazioni e privati, che in quei giorni hanno collaborato per tutelare la salute di noi tutti; sono stato momenti terribili, che speriamo di non rivivere mai più».
A chiudere la commemorazione è stato don Jacopo Aprico, che prima della benedizione ha sottolineato come quella di oggi sia «L’occasione per pregare e ricordare i nostri cari, pensando con gratitudine al cammino che abbiamo potuto fare con loro».