Marnate anticipa di un giorno la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, che è stata ricordata durante una toccante cerimonia che si è svolta in piazza Sant’Ilario nella mattinata di venerdì 17 marzo.
«Abbiamo deciso di ricordare le vittime un giorno prima – spiega il sindaco Elisabetta Galli – perché volevamo coinvolgere anche gli alunni delle scuole in questo importante momento; non vogliamo dimenticare, infatti, che anche il mondo della scuola è stato pesantemente toccato dalla restrizioni dovute alla pandemia, e che questo ha avuto importanti risvolti anche sui nostri giovani».
Come dimenticare, infatti, gli stravolgimenti vissuti nei passati due anni dagli alunni delle scuole italiane, che hanno dovuto imparare a confrontarsi con la didattica a distanza e le numerose limitazioni alla vita scolastica e sociale che la pandemia ha portato con sé.
«Tutto questo è stato estremamente faticoso, e ai vostri insegnanti vanno tutti i nostri più sentiti ringraziamenti per il lavoro che hanno svolto in mezzo a mille difficoltà – sottolinea rivolta ai ragazzi la prima cittadina – ma non è stato inutile; tutte le cose nuove che abbiamo imparato in quel periodo possono esserci utili per il futuro, e potranno rivelarsi importante risorse se sapremo vederne gli aspetti positivi e utilizzarle al meglio».
Ad aprire la celebrazione, alla quale hanno partecipato anche gli alunni delle classi prime della scuola media Alighieri, è stata una giovane studentessa di terza che, di fronte alla bandiere a mezz’asta poste sulla facciata del municipio, ha suonato il “Silenzio” con il suo sassofono.
Un modo, questo, per ricordare i 22 marnatesi che hanno perso la vita durante la fase più acuta della pandemia, e per fare in modo che quanto avvenuto in quel terribile periodo non venga mai dimenticato.
Un periodo che, secondo il sindaco Galli, non ha portato con sé solo esperienze negative; quando la memoria torna a quei due anni, infatti, impossibile non pensare con gratitudine anche al lavoro e all’impegno delle tante persone che ogni giorno si sono spese a favore della comunità e di chi vi abita.
«Per questo motivo – prosegue Elisabetta Galli – abbiamo voluto inviare a questa commemorazione anche la protezione civile e i volontari civici, che in quei mesi hanno rappresentato uno dei pilastri su cui si è retta la nostra comunità, i medici e le forze dell’ordine, che non hanno mai smesso di impegnarsi per permetterci di superare al meglio quel difficile periodo, gli impiegati comunali, che nonostante tutto hanno proseguito il loro lavoro per permettere al comune di funzionare e il parroco, che è arrivato a Marnate proprio in piana pandemia, e, nonostante non potesse incontrare personalmente i suoi parrocchiani, ha saputo farsi conoscere e apprezzare per tutto ciò che ha fatto per chi ne aveva bisogno».
Dopo la benedizione di don Alberto Dell’Acqua, e un doveroso momento di riflessione, la cerimonia si è conclusa con il lancio nel cielo di alcuni palloncini bianchi, rigorosamente biodegradabili, come ricorda la prima cittadina, che hanno voluto simboleggiare il viaggio di chi oggi non è più accanto a noi a causa del Covid.