Carmelo Lauricella, consigliere comunale Pd, dirama una nota a tema partecipazione democratica. Forbita, per certi aspetti allusiva. Con due punti, però, chiarissimi: la lunga assenza del Consiglio comunale (non viene convocato dal 19 dicembre 2022) e le Consulte rionali, non pervenute con l’attuale consiliatura.
«È proprio vero – esordisce - che più le cose sono clamorose, meno te ne accorgi a prima vista. Sento parecchie lamentele. La città è ferma e sempre uguale a sé stessa, se non sempre un poco peggio. In urbanistica ci sono piani attuativi immoti nel tempo ed abbondantemente scaduti; non si muove – scontato gioco di parole – la mobilità sostenibile; una revisione organica della fruizione dei parcheggi ad uso pubblico è di là da venire; la sanità è in stato vegetativo…».
Il ruolo in tema sanità del Comune, quindi anche della maggioranza, è relativo. Ma Lauricella parla di «…una sensazione di assenza, come se qualcosa di abituale, una presenza scontata, fosse venuta a mancare, determinando uno stato di indefinita privazione». Esempio? «Mi sono venute alla mente le Consulte rionali, sbandierate come la prova inoppugnabile di quanto la nostra amministrazione tenga a partecipazione democratica e volontà popolare. I componenti delle consulte, in origine, li eleggevano i cittadini residenti. In seguito, i componenti sono stati votati, ma sarebbe più appropriato dire nominati, dai consiglieri comunali (25 consiglieri che eleggono25 componenti di Consulta […] Questa ultima incarnazione delle consulte, pur decisamente grama dal punto di vista partecipativo, nel corso dell’attuale consiliatura non è mai stata convocata, e le proposte di modifica giacciono nei meandri normativi comunali…».
Lauricella rincara «…ho compreso qual era l’elemento mancante: il Consiglio comunale! I gallaratesi non se ne saranno neanche accorti, ma sono tre mesi che non ne viene convocato uno. L’ultimo si è tenuto poco prima del solstizio d’inverno, adesso abbiamo superato l’equinozio di primavera e non se ne scorgono all’orizzonte».