Ieri... oggi, è già domani | 13 aprile 2023, 06:00

"chi lu misùa... lu dùa" - "chi si attiene al risparmio... vive meglio"

Titolo e "traduzione" del pezzo, sembrano due... predicozzi. Giusepèn non ci sta. Mi incita a dare al "proverbio" i giusti significati...

"chi lu misùa... lu dùa" - "chi si attiene al risparmio... vive meglio"

Titolo e "traduzione" del pezzo, sembrano due… predicozzi. Giusepèn non ci sta. Mi incita a dare al "proverbio" i giusti significati. Lo accontento. Per rispondergli che, il Lettore, così scrivendo, è invogliato a capire il senso delle parole. Chiaro che le disponibilità della "società contadina" erano alquanto limitate. Parlo della disponibilità economica, quando "la terra" consentiva un reddito, ma non da paragonare alla "paga" che si riferiva al Lavoro in fabbrica. Magari, la "paga" non era grandiosa, ma a fine "quindasoa" (quindicina), in busta paga c'era il compenso per il lavoro svolto.

Col lavoro nei campi, si doveva attendere sempre il raccolto e Giusepèn è categorico "non sempar l'ea ul mumento giustu" (non sempre era il momento giusto)… quando si presentava la necessità di affrontare una spesa (piccola o grande). Proprio da qui nasce il detto "chi lu misua, lu dua" per dire che chi pianifica ogni spesa e tiene conto dell'aleatorietà di una eventuale "spesa presunta" può "durare" vivere col decoro delle persone sagge.

"Brau; l'e propri inscì" (proprio così), catechizza Giusepèn che mette di fronte la realtà con l'irreale. Da tenere presente che, nella "società contadina", oltre alle "spese correnti" quali vitto, alloggio e… stallazzo, c'erano da considerare "spese logistiche" come l'acquisto delle sementi, la manutenzione degli attrezzi da lavoro, la manutenzione del carretto, l'eventuale chiamata del Veterinario per la salvaguardia degli "animali da lavoro" piuttosto degli "animali da cortile".

Per le spese "del vizio" si intende il bicchier di vino all'Osteria, il tabacco da tirare o da fumare e… altro ancora... "tanti sberlòi àa buca" (tante sberle alla bocca - per dire, quante rinunce).

Chi è parco nello spendere , può durare nel tempo. All'epoca, poi non avevano "inventato" gli acquisti con pagamenti a rate e poca gente poteva effettuare versamenti in Banca. Spesso e volentieri, la Famiglia contadina metteva i soldi "sotto il materasso" e pagava pure "a pronti" senza il bisogno di Documenti Fiscali che determinavano la transazione economica.

Visto poi che il 9 c.m. è Pasqua e il 10 c.m. è il Lunedì dell'Angelo, vale la pena ricordare una Festa contadina che si svolgeva il giorno di San Rocco - c'era la Fiera del bestiame, con annessi e connessi e c'era pure un movimento di contadini che andavano a comprare in Fiera, di tutto; dagli attrezzi, agli animali, ma pure le …. leccornie che il mercato offriva.

Immancabile la Colomba in ogni casa (dulzi - dolce) e uova a tutto spiano... di cioccolata, ovviamente - anche se in ritardo, Da non dimenticare pure la Festa dell'insalata e ciapi, in Veronca (a Busto Arsizio) il Lunedì dell'Angelo Buona Pasqua, dunque …  la Festa principale per chi "crede" e che determina pure la nostra peculiarità: la morte e la Resurrezione di Cristo che nessuno è mai riuscito a... imitare. Qui (puntualizziamolo) "Cristo è morto e risorto, quale uomo - Dio, nella sua spiritualità, non poteva ne patire e ne morire".

Gianluigi Marcora

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