Ieri a Pollein, in Valle d'Aosta, si è tenuta la cerimonia in ricordo dei sette militari dell’esercito che il 14 maggio 1973 hanno perso la vita in uno schianto in elicottero causato da un’avaria del motore.
Alla cerimonia hanno partecipato i familiari delle vittime, tra cui Cristina Leoncini, sorella di una delle vittime dell’incidente, il bustocco Michele Candiani: «Di solito la commemorazione si tiene il giorno esatto, ma quest’anno cadeva insieme al raduno degli Alpini a Udine ed è stata anticipata», spiega.
Presenti le istituzioni, a partire dal presidente della Regione Autonoma della Valle d’Aosta Renzo Testolin, il vicesindaco di Pollein Jean Pierre Celesia, e anche la caserma degli elicotteristi. Le emozioni sono state molto forti anche quest’anno: «La cosa che mi ha commossa di più è stata il ricordo della moglie del capitano Albarosa, rimasta vedova con figli, a soli 32 anni», dice la signora Cristina.
«Quest’anno a portare i fiori vicino alla targa è stato il nipotino di una delle vittime, avrà avuto 4 o 5 anni, con il cappello degli alpini, e quando tutti hanno fatto il saluto militare l’ha fatto anche lui. È stato bello», continua a raccontare.
Una cerimonia che viene celebrata tutti gli anni: «Ormai tra di noi ci conosciamo tutti, ogni anno c’è qualche persona in più e, ahimè, qualche persona in meno. Il colonello mi chiama sempre da Aosta e quest’anno mi ha detto: "vogliamo fare qualcosa di più". E infatti eravamo tutti presenti: i genitori ormai non ci sono più, ma c’erano fratelli, sorelle, figli e nipoti».
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