«Niente strette di mani con chi ci vuole morti domani». Un misterioso striscione e un post, "intrecciati" su un profilo degli ultras della Pro Patria. Quello di Instagram, tradizionalmente più amato da giovani e difatti appartenente al gruppo 1919, composto più da ragazzi, mentre non è comparso sulla pagina Facebook dello storico gruppo. Tra un annuncio della festa - il 24 giugno, giorno della patronale di Busto - e una raccolta di aiuti per il canile è appunto stato condiviso questo post.
Il testo: «Un messaggio forte, per ribadire la nostra posizione, che non ci vedrà mai muoverci di un millimetro, consapevoli che il compromesso è il pane dei mediocri. Un messaggio dedicato a chiunque si senta chiamato in causa, a partire dalla presidentessa, che ha deciso di portare avanti una guerra personale nei confronti degli ultimi rimasti a tifare Pro Patria a Busto Arsizio. Avanti 1919, avanti Busto Arsizio».
Ci sono appunto due gruppi, anche "generazionali" degli ultras. Se il 1919 farà la festa il 24 giugno, quello nato prima la terrà il 17, ad esempio.
In ogni caso, si sa che le tensioni sono cresciute durante l'anno per via delle onerose multe che il giudice ha inflitto alla Pro Patria a causa dei comportamenti di alcuni tifosi, con l'epilogo pesante di Seregno. LEGGI QUI
La presidente Patrizia Testa, da noi interpellata, dice così: «Non commento. Parlano i miei otto anni». Gli otto anni, cioè, di impegno solitario per la Pro. LEGGI QUI