Il teatro Don Pino Ballabio di Olgiate Olona era così gremito di persone che molte non hanno trovato posto. Ieri - venerdì 19 maggio - il pubblico richiamato dai ragazzi diversamente abili di Gioveteatro, dell’associazione “Insieme è bello” di Solbiate Olona, era numerosissimo.
Nessuno si aspettava questa affluenza da record, che ha costretto alcuni a rinunciare allo spettacolo per la mancanza di posti. Ma per gli sfortunati potrebbe esserci una seconda possibilità: non è esclusa l’idea di una o più repliche. Il ritorno in scena dopo la pandemia è stato un vero successo, ma soprattutto una festa.
Lo spettacolo “Ti ricordi i favolosi anni 60” ha attirato un pubblico di varie età: dai nostalgici che hanno vissuto quel periodo ai più piccoli, curiosi conoscere la realtà in cui vivevano i genitori.
Il musical si è adattato perfettamente a tutti gli spettatori: sempre con ironia, ha saputo offrire spunti per riflettere sul tema dell’inclusione.
Questo spettacolo - già presentato anni fa con altri attori - ha seguito una famiglia nel suo viaggio in America presso un cugino. Tra Vespe, prime lavatrici e televisori, il pubblico è stato portato indietro nel tempo in una tipica casa degli anni Sessanta, periodo di progresso, ma anche di grande confusione e diffidenza.
Non è stato facile, per la famiglia, convincere la nonna a salire sull’aeroplano, quella nonna che credeva che Albano e Romina si facessero “piccoli piccoli” per cantare nel suo televisore, dentro il quale li intrappolava di notte con uno scialle.
Tra l’ansia di apparire inadeguati, l’eccitazione delle due ragazze e la paura dell’anziana, i protagonisti si sono messi in viaggio per l’America, dove hanno scoperto una cultura totalmente diversa. Alla fine, sia italiani sia americani hanno capito che «ognuno ha qualcosa da dare e da ricevere» e che occorre «accettarsi e accogliersi per quello che si è, senza limiti o pregiudizi», senza cercare di cambiare gli altri o conformarli alle mode.
Proprio l’invito all’inclusione è quello degli attori di Gioveteatro, che con simpatia hanno conquistato chi era in sala. La loro spontaneità travolgente e le battute al di fuori del copione hanno suscitato fragorosi applausi.
Molto apprezzati anche i brani musicali, che i ragazzi hanno cantato e ballato, coinvolgendo tutto il pubblico. Alcune canzoni hanno contribuito ulteriormente a creare l’atmosfera degli anni Sessanta: “Tu vuò fa’ l’americano”, “Il ballo di Simone” e “Nel blu, dipinto di blu”, che ha spinto i presenti ad accendere le torce dei cellulari e a farle oscillare.
Sulle note di un’ultima canzone, il pubblico ha accolto l’invito degli attori ad alzarsi e a ballare con loro. Così, divertendosi tutti insieme, senza distinzioni, in un clima festoso, si è conclusa la serata dedicata alla famiglia Lazzarotto e a Paolo Milan.
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