Massimo Gnocchi, consigliere di Obiettivo Comune Gallarate, torna su un tema che gli sta particolarmente a cuore: la tutela del parco dei Fontanili, al confine tra Gallarate, Cavaria con Premezzo e Besnate. Lo fa sulla scorta di una lettera firmata da Cristina Chiappa, presidente del Parco del Ticino (i Fontanili sono zona naturalistica parziale del Parco) datata marzo 2023 e indirizzata ai Comuni “toccati” dall’area, oltre che alla Fondazione Patrimonio Ca’ Granda (proprietaria di una porzione) e, per conoscenza, a Wwf Insubria.
Citata la sofferenza idrica in cui versa la zona (la lettera è stata scritta prima delle abbondanti precipitazioni di maggio) e la condizione delle strutture presenti (non tutte nel territorio di competenza dell’Ente), la presidente ricorda che le normative del Parco non si applicano al di fuori dell’area protetta vera e propria ma che i Fontanili hanno valenza ambientale ed ecologica, in continuità con l’ambito ricadente all’interno del Parco stesso. Di qui, la richiesta di una disponibilità ai destinatari della comunicazione per costituire un tavolo tecnico che affronti le questioni dell’area.
Qualcosa di molto simile a quanto chiesto, in passato, da Massimo Gnocchi (ha portato il tema nell’assise civica e ha contribuito a promuovere una petizione che ha raccolto 600 firme, prima firmataria Rita Morlino, documento poi oggetto di discussione per discrepanze fra un regolamento e lo statuto del Comune, VEDI QUI). «La lettera – afferma, oggi, Gnocchi – è una bella sorpresa. Mi hanno informato che il tavolo è stato convocato per il 31 maggio. Spero davvero che sia la volta buona e che nessuno si tiri indietro».
Di seguito il testo.
Gentilissimi, crediamo sia nota a tutti la situazione critica in cui versa oggi l’area in oggetto, ulteriormente aggravata dalle problematiche di carenza idrica che mettono a serio rischio l’equilibrio degli ecosistemi presenti. Riceviamo periodicamente segnalazioni del perdurare se non aggravarsi di questa situazione, anche in relazione allo stato di manutenzione delle strutture presenti, solo in parte ricadenti all’interno del territorio del Parco del Ticino e in ogni caso su aree non di proprietà di codesto Ente.
L’area in questione è classificata come Zona naturalistica parziale dal nostro Ptc (Piano territoriale di coordinamento) che individua come tale un ambito in parte ricadente anche all’esterno del perimetro del Parco, in territorio di Cavaria con Premezzo. Tale individuazione non determina l’applicazione delle normative del Parco anche al di fuori dell’area protetta, ma ne sottolinea la valenza ecologica e ambientale in continuità con l’ambito ricadente al suo interno.
Nella convinzione che sia interesse di tutti gli enti in indirizzo (i Comuni di Cavaria, Besnate e Gallarate, Fondazione Ca’ Bianca e, p.c. Wwf Insubria) addivenire a una soluzione condivisa, date le diverse competenze in gioco, che consenta di rivitalizzare e riqualificare quest’area, così cara alle comunità locali, si chiede la Vostra disponibilità a costituire un tavolo tecnico che possa affrontare puntualmente le varie questioni. Si rinnova nel contempo la disponibilità di questo Ente ad assicurare la manutenzione delle strutture presenti lungo il proprio sentiero nonché a farsi carico di eventuali interventi di miglioramento forestale, previo assenso delle parti.
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