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Altri sport | 28 maggio 2023, 17:09

Verstappen nuovo principe di Monaco: è fuga mondiale

L’olandese non sbaglia nulla, sfrutta la partenza dal primo posto ottenuta con la super qualifica e stacca Perez, solo sedicesimo. Gara anonima delle Ferrari

Verstappen nuovo principe di Monaco: è fuga mondiale

Verstappen domina Montecarlo. La RedBull RB19 doveva soffrire sulle stradine del principato ma, una volta sistemati i problemi di assetto che preoccupavano l’olandese venerdì mattina, non c’è stata storia per gli avversari. Ancora una volta.

Super Max sfrutta al massimo la partenza dalla Pole Position, fattore fondamentale a Montecarlo, gestendo la gara in modo straordinario. È sembrato di rivedere lo Schumacher dell’epoca Ferrari: non ci sono condizioni meteo o problemi di sorta che possano tenere. Lui vince comunque.

Ma andiamo con ordine. Partenza regolare senza particolari problematiche, tutti che si accodano a Verstappen. L’olandese fa il ritmo per il primo quarto di gara, gestendo le gomme che rischiano di essere l’unico potenziale problema rispetto ai suoi avversari (Alonso e Ferrari in testa) che si sono giocati il jolly della gomma dura. Primo momento di tensione al giro 11 quando Sainz, quarto, attacca Ocon con la Alpine. Lo spagnolo è più veloce del francese all’uscita del tunnel ma sbaglia clamorosamente il punto di frenata e si tocca con la Alpine, perdendo parte dell’ala anteriore e beccandosi una reprimenda con bandiera bianca e nera.

Al giro 32 inzia il waltzer dei pistop con Hamilton che si ferma e obbliga buona parte dei piloti che lo precedono a fermarsi per evitare undercut. Risponde subito Ocon,  che rientra subito e resta davanti, seguito da Sainz. Lo spagnolo arrabbiatissimo con il muretto box, convinto di poter sopravanzare il francese, non accorgendosi però che restando ulteriormente fuori sarebbe stato costretto a cedere la posizone a Hamilton. Un nervosissimo ingiustificato che è la cartina tornasole della frustrazione dei piloti di Maranello. Ferrari decide invece di proseguire con Leclerc, che però non ha un passo gara particolarmente efficace e fallisce nell’overcut su Hamilton. Probabilmente l’ipotesi è di attendere la pioggia, ma al giro 45 viene infine richiamato  visto che, anche con pista libera, il monegasco non è riuscito a produrre tempi di valore ma, anzi, ha sofferto di un degrado elevatissimo alle gomme posteriori. Film molto simile a quanto visto a Miami, con una vettura difficile da guidare che non permette una costanza di rendimento. Degrado gomme resta uno dei problemi principali della SF-23 che con entrambi i piloti si vede costretta a cambiare gli pneumatici ben prima della finestra indicata da Pirelli (finestra pitstop tra 53 e 58 giro per la gomma dura).

Al contrario, la Red Bull e, soprattutto, Max Verstappen, dimostrano un passo gara stratosferico. Con le gomme medie effettua 53 giri, quando Pirelli indicava una finestra tra il 30 e 38 giro per la gomma con banda gialla.

Gara che sembra filare su un binario di noia e dominio Red Bull, fino a quando al giro 53 non arriva la pioggia. Primi giri incredibili, con moltissimi piloti costretti a guidare sul bagnato con gomme da asciutto. Difficilissime anche le chiamate dei box, visto che all’inizio la pista risulta bagnata solo in alcune zone: Mirabeau, Loews, Tabaccaio. Perché a noi piace chiamare le curve con il loro nome... non con gli anonimi “curva 7” o simili.

Ferrari opta per un doppio cambio al giro 56, perdendo la qualche posizione, sulle Alpine e sulle Mercedes, rientrando in sesta (Leclerc) e ottava (Sainz) posizone. Già sentiamo l’eco delle polemiche sul cambio gomme di Leclerc al giro 42, quando avrebbe potuto aspettare altri 10 giri (come Verstappen) e fare un unico cambio gomme. Difficilissimo commentare una decisione di questo tipo, considerato che le previsioni meteo indicavano poca pioggia e come confermato dalla scelta di Aston Martin di montare gomme medie al primo pit stop di Alonso, quando già la pioggia iniziava a scendere. Qualche giro dopo l’asturiano deve fermarsi nuovamente per montare le gomme intermedie.

Anche con il bagnato e le gomme intermedie, i valori in pista sembrano restare gli stessi: Verstappen in gran controllo, Alonso “on fire” e la Alpine di Ocon mediamente più veloce di entrambe le Ferrari.

Il weekend era iniziato con molta fiducia per i rivali Red Bull, convinti di poter finalmente lottare per la vittoria. Dopo una qualifica mostruosa ieri, Verstappen zittisce tutti anche in gara, gestendo la partenza al palo (fondamentale a Montecarlo) senza commettere errori ma, anzi, dimostrando un passo gara inarrivabile per tutti. È il momento di riflette per Aston Martin e Ferrari, che si erano mostrate ottimiste alla viglia ma che sono rimaste a bocca asciutta a causa della super Pole di Verstappen e della incapacità (o impossibilità) di rischiare quando è arrivata la pioggia.

Con questa vittoria Verstappen prende il volo nella classifica piloti, dato che il compagno di squadra Perez (unico potenziale contenente al titolo) è autore di un anonimo sedicesimo posto.

Di seguito la top ten

1.    Verstappen - Red Bull Racing

2.    Alonso - Aston Martin

3.    Ocon - Alpine

4.    Hamilton - Mercedes

5.    Russell - Mercedes

6.    Leclerc - Ferrari

7.    Gasly - Alpine

8.    Sainz - Ferrari

9.    Norris - McLaren

10.  Piastri - McLaren

Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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