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Venticinque anni fa, fu una grande festa a Busto Arsizio. Suonava la Baldoria, naturalmente, poi c'era il coro Monterosa; la messa fu concelebrata da monsignor Claudio Livetti e da don Luigi Brambillasca.
Gli alpini entravano nella nuova sede, la baita nel parco di Villa Ottolini Tosi. Una conquista, una base per fare ulteriore bene per il gruppo De Simoni.
A partire dallo stesso parco, che prima non aveva proprio un situazione idilliaca. Allora, ecco le cure prestategli dagli alpini, che vegliavano anche sulla sua sicurezza. Quante volte il mitico Giancarlo Rabolini correva in municipio a chiedere attenzione. È stato ricordato anche da Gianfranco Tosi durante la festa organizzata proprio in omaggio a questo anniversario.
Già, perché sono stati invitati dal gruppo, guidato oggi da Mauro Airaghi, i protagonisti di quell'epoca. Dal direttore dei lavori Giorgio Barlocco all'allora sindaco Tosi appunto e ai capigruppo Giampiero Berrini e Fabio Riva. C'erano 120 tra soci e familiari, in un'atmosfera meravigliosa.
«Un pensiero - spiega Airaghi - è sì andato a Giancarlo Rabolini che si era speso tantissimo per la sede e a tutti quelli che sono andati avanti».
E dopo la festa, come al solito, tutti al lavoro. A dare una mano alla Corsa della Speranza dell'associazione Bianca Garavaglia, poi ci sarà da preparare il cibo per i clochard e tante altre opere silenziose da portare avanti.
Marilena Lualdi