Territorio - 20 ottobre 2022, 22:26

Un ponte tra le scuole: così i bambini diventano tutor

Presentato al monastero San Michele di Lonate Pozzolo il progetto “Steam AssorDante” dove gli alunni delle elementari fanno da tutor ai più piccoli della materna con attività di laboratorio: i bambini realizzano con materiale di riciclo delle automobili comandate, costruiscono con lego robot guidati attraverso il coding e tanto altro

Un ponte tra le scuole: così i bambini diventano tutor

Punto numero uno, il Comune di Lonate Pozzolo cerca un bando per progetti, lo invia all’ente predisposto, ottiene finanziamenti, trova un partner, lo realizza e lo presenta.

Un percorso lineare che ha portato all’evento di stasera al monastero di San Michele dove alla presenza del sindaco Nadia Rosa, vicepresidente della Regione Lombardia Francesca Brianza, il consigliere regionale Samuele Astuti, la referente Ust di Varese Deborah Lonardi e l’assessore all’istruzione Giancarlo Simontacchi, l’istituto comprensivo Carminati di Lonate ha presentato il progetto “Steam AssorDante”. Un titolo non casuale questo scelto dai promotori: vuole indicare il legame tra la scuola dell’infanzia Sormani e la primaria Dante o meglio gli alunni di terza delle elementari fanno da tutor ai più piccoli della materna attraverso la costruzione di strumenti anche con materiali di riciclo legati alla robotica, taglio, macchinine, attività manuali, con un obiettivo ben preciso: i più grandi aiutano i più piccoli, insomma una sorta di tutoraggio.

I bambini realizzano con materiale di riciclo delle automobili comandate tramite arduino e altri prodotti, oltre che costruire con lego robot guidati attraverso il coding e tanto altro. Il 23 marzo è prevista la giornata conclusiva al Cerello di Lonate con una mostra e dimostrazione dei prodotti realizzati.Un’idea alquanto singolare come spiega il maestro Vittorio Mafrici.

«L’obiettivo è legato alla risocializzazione e al tutoraggio considerando che i nostri alunni di terza quando erano all’ultimo anno della scuola dell’infanzia erano stati segregati nelle case a causa del Covid. Dunque il progetto si presenta come un ponte ideale dove gli alunni delle elementari – tre anni fa decisamente meno fortunati - prendono per mano i compagni più piccoli, accompagnandoli nella futura realtà scolastica. Inoltre la scuola dell’infanzia non fa parte del comprensivo Carminati, quindi il progetto rappresenta anche un modo per conoscere in un altro contesto i bambini che diventeranno nostri alunni».

Il calendario del progetto prevede tre step: il primo il 27 ottobre con la visita a Volandia e laboratorio Droni, un giovedì al mese i laboratori di robotica a IdeaLab di Busto Arsizio e gli altri giovedì fino a marzo Coding e robotica a scuola.

Tutti appuntamenti importanti finalizzati a far recuperare ai ragazzi le abilità manuali: «I nostri bambini sono nativi digitali – prosegue il maestro – Questo progetto è un po’ il rovescio della medaglia. Visto che trovano tutto pronto e preconfezionato, con queste attività imparano il fare manuale, a costruire come un tempo. Così vogliamo far capire che Lonate non è solo ndrangheta e spaccio, ma si fanno anche tante cose belle».

A guidare i bambini in questo percorso oltre al già citato maestro Vittorio, saranno le docenti Laura De Biaggi e Angela Puglisi, punti di riferimento del Coding e della robotica in provincia di Varese. Il progetto, le visite guidate e i laboratori sono completamente gratuiti per le famiglie.

In particolare l’iniziativa crea rete tra le varie entità lonatesi, come sottolinea il sindaco Nadia Rosa. «Questo progetto è la dimostrazione di come fare rete sia fondamentale: Comune, scuola, oratorio, parrocchia. L’intera comunità lonatese viene coinvolta. In questo caso sono le due scuole, la materna ed elementare che fanno rete, una dimostrazione che si può lavorare insieme». E aggiunge: «La nostra amministrazione ha cercato bandi per progetti, coinvolgendo tutti gli ambiti».

L'amministrazione è riuscita a conquistare dalla Regione un finanziamento di 140mila euro, che saranno utilizzati anche per altri due progetti: “CreAbilità e Benessere” e “Imparare con metodo”.Il progetto CreAbilità e Benessere, indirizzato agli alunni delle classi quarte e quinte delle primarie, offre un “luogo” di ascolto empatico e di lettura consapevole dei vissuti dei ragazzi in un periodo in cui sono state adottate le misure di sicurezza (relative al controllo del Covid) come mascherine, distanziamento sociale, rapporti sociali limitati.

La situazione pandemica ha condizionato emotivamente e nelle relazioni sociali tutti i ragazzi causando ad alcuni situazioni di difficoltà emotive e relazionali. Il progetto si propone di migliorare il benessere e la salute psico-sociale di quei ragazzi particolarmente fragili tramite l’apprendimento di abilità utili per la gestione dell’emotività e delle relazioni sociali, per affrontare i problemi, le pressioni e gli elementi di stress della vita quotidiana.

La pandemia è sempre il punto di partenza da cui è nato anche l’altro progetto, Imparare con metodo, che mira a potenziare le attività di lettura e comprensione per accedere al sapere con efficacia e motivazione. Siccome la pandemia ha posto una serie di sfide all’inclusione degli alunni con disabilità intellettive, il progetto nasce dall’idea di offrire una possibilità ai bambini di integrare il proprio percorso di apprendimento con attività legate alla lettura per la comprensione e lo studio. 

Laura Vignati

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU